lunedì

marvel contro tutti



E
.M.P. - esperienza shock

Gehry con Experience Music Project ha il compito di dare a Seattle, oltre che un organismo museale polifunzionale, un edificio icona, capace di impressionare lo spettatore e di ritagliarsi uno spazio nella sua memoria fotografica, così come riescono a fare la scritta cubitale sulla collina di Hollywood, le Torri Gemelle della grande mela o il ponte rosso di San Francisco.

...come quando lungo il marciapiede di una strada ci si imbatte in un clan di malintenzionati e si riceve una sequenza di colpi allo stomaco, si cade accecati dal sangue e dal dolore, angosciati e sbalorditi dalla totale irrazionalità dell'evento. Mi sono sentito in questo modo, mentre da dietro il finestrino di un taxi in corsa, ho visto passare l'enorme balena di titanio, vetro e acciaio...


Seattle è una città di mare, cresciuta su una costa sconnessa, caratterizzata da insenature e golfi, distesa su colline e vallate che fanno salire e scendere le strade come nei film. Grandi navi attraccate cariche di colorati containers, doclands animati da giganti e lente gru di colore rosso e blu, che emettono suoni profondi. L'EMP si è impregnato di tutto ciò e lo esprime senza vergognarsi. Anzi lo fa spudoratamente, accentuando i movimenti del rivestimento fino a rendere l'edificio liquido, riflettente le continue mutazioni atmosferiche e geologiche.
E' colorato come un pagliaccio, dicono che si rifaccia ai colori delle chitarre di Jimmy Hendrix, ma ci vedo pure Superman, Flash, l'Uomo Ragno e tutti i personaggi della Marvel al completo, con le loro ridicole tutine dai colori puri e sgargianti; o la bandiera a stelle e strisce; o le tele pop di Andy Warhol. L'icona è riuscita. E' riuscita pure troppo. Riflette a pieno lo spirito di Seattle, ma forse va oltre, investe la cultura americana al completo e probabilmente per questo ha fallito:

...Il passante si meraviglia, si spaventa. L'eccitazione di scoprire cosa contiene e cosa racchiude lo pervade, i colori ubriacano, la mole lo rende sospettoso e, quindi, per comprendere il tutto bisogna girargli intorno. Peccato che non ci si può salire sopra, e invece sì, c'è lo spice needle (gemello del fungo dell'EUR)che è a due passi ed è alto più di 30 metri: è un punto da cui osservare la città in modo privilegiato soprattutto l'EMP che, visto da così in alto, è come una balena morta, in putrefazione, arenata sulla riva, che lascia uscire le interiora dal ventre. E tutto intorno la gente (le formiche), la metro che trapassa (un lombrico), tutti indaffarati a fare foto, a portare via pezzi, a osservare e capire o mangiare un edificio fatto di colori, odori, suoni e rumori. Un'esperienza totale, profonda e complessa che alla fine ti esaurisce, come un bambino sfinito dopo una giornata di gioco all'aria aperta, immerso nella natura, è stanco ma felice, ride inconsapevolmente al ricordo di una luce solare troppo intensa, dei troppi colori dei fiori e delle forme inafferrabili degli insetti. Ride, poi si addormenta, poi dimentica ...


L'esperienza fatta personalmente a Seattle nel 1997 ha influenzato molto le scelte a venire, incluso la volontà di iscrivermi alla facoltà di Architettura.



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