venerdì

self portrait

Lo strumento che accresce la nostra conoscenza, amplifica le nostre percezioni e consente di valicare limiti sta diventato sempre più elemento integrato nella nostra natura di esseri viventi organici. La ricerca sul piano fisiologico e quello artificiale sono continuamente sottoposti a collisioni e tentativi che cercano, da diversi millenni, di trovare il connubio ideale e quindi la generazione di una nuova sintesi tra macchina e uomo. Giustapponendo come l'Arcimboldo vesto il mio corpo di componenti tecnologiche avanzate per poter rendere lo strumento parte integrante del mio essere.
Il mio cervello ha la possibilità di immagazzinare dati infiniti e rielaborarli dinamicamente, la mia vista, il mio udito, il mio olfatto, sono sensi che non temono più le limitazioni date dall'essere uomo. La condivisione del pensiero data dalla trasparenza e dal flusso libero e continuo di informazioni che produco, portano la mia coscienza a prendere parte ad una nuova società fortemente connessa e legata senza la presenza di filtri o mediatori.
Il pensiero diventa la fondamentale operazione di studio e ricerca per la quale la collettività si adopera totalmente. Sono Philip Ciombolini ed è l'anno 20.010


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